WeAreStarting vi augura buone feste
Come tutti gli anni, siamo prossimi alle festività invernali. C’è chi festeggerà il Natale in famiglia, chi chiuderà l’anno con gli amici, chi si godrà un po’ di meritato riposo dal lavoro e altri ancora che invece non si fermeranno affatto.
Per quanto riguarda noi, saremo presenti sul portale per ancora alcuni giorni (anche per la chiusura della campagna il 30 Dicembre), per poi tornare nei primi giorni del 2016.
E con l’arrivo del nuovo anno, arriveranno anche molte “rivoluzioni” per WeAreStarting e per gli investitori che ci seguono; da nuove campagne di equity di promettenti realtà, che siamo sicuri apprezzerete, a nuove rubriche ospitate sul blog, che speriamo saranno di vostro interesse. Per anticipavi qualcosa, riporto qua qualche assaggio:
- L’idea della prima società che troverete sul portale nel 2016, permettendovi di supportarla nella realizzazione del proprio business, è nata in Cile e dopo il lancio della campagna i due fondatori voleranno a New York.
- La rubrica lanciata questo mese “Crowdfunding World“, apprezzata da molti di voi, verrà riproposta ogni mese; cercheremo inoltre di renderla sempre più unica e ricercata, per permettere una maggiore conoscenza dell’argomento e di come il crowdfunding sia visto e usato in ogni parte del mondo.
Non mi sbilancio troppo e mi fermo qua. Non per non rovinarvi la sorpresa ma, onestamente, perché non vorrei perdere il lavoro…
Ma ritorniamo al tema centrale di quest’articolo.
Per dimostrarvi che il lavoro che facciamo, nonostante a volte non sia perfetto, è sempre realizzato per permettere a voi di conoscere il crowdfunding sotto tutte le sue forme. E per farlo ho scelto questo breve estratto:
Non so se quello che faccio si possa chiamare «scrivere». Più che altro confeziono dei brani che servono a riempire dei vuoti. Va bene qualsiasi tema e il numero di righe deve essere sufficiente. Ma bisogna pure che qualcuno faccia questo lavoro, e io lo faccio. È un po’ come spalare la neve. Ma è la neve della cultura.
Credo che questo estratto di “Dance Dance Dance”, romanzo di Haruki Murakami del 1988 (uno dei miei libri preferiti), rappresenti appieno il senso stesso di questo blog e dei post che da circa 7 mesi vi propongo.
Non scrivo per professione e sono bel lungi dal farlo, ma lo faccio per riempire dei vuoti e se durante la lettura di questi “brani” riesco a strapparvi un sorriso credo di aver fatto qualcosa di più che il semplice (ma faticoso) “spalare la neve della cultura”.
Ed è per questo motivo che ho scelto questa frase per augurarvi BUONE FESTE!
PS: Se non avete mai avuto l’occasione di leggere questo romanzo, ritagliatevi mezza giornata in questo stop invernale e leggetelo; magari con una tazza di cioccolata calda al latte di soia… Non ve ne pentirete! Considerate questo consiglio spassionato come il mio personalissimo regalo di Natale!