Michele Bassanelli (IT-Change) si racconta…
Eccoci a giovedì, la giornata dedicata alle interviste. Continuiamo l’approfondimento sulle persone dietro #INVESTIDY, oggi è il turno di Michele Bassanelli, socio fondatore insieme a Matteo Vitali (qui la sua intervista), per scoprire i retroscena della mente dietro IT-TIDY.
Michele Bassanelli è il secondo socio fondatore di IT-Change S.r.l., vive a Bergamo e come si può vedere dal suo curriculum possiede un bagaglio tecnico ricco ed interessante
Raccontaci un po’ di te…
Tanto per cominciare, mi sono diplomato come perito informatico a Bergamo e successivamente laureato in ingegneria informatica presso il Politecnico di Milano. L’oggetto della mia tesi di laurea era l’intelligenza artificiale.
Sono sempre stato appassionato del mondo elettronico ed informatico, con uno spiccato interesse alle novità. Ma se il lavoro è una vocazione, la montagna e la bicicletta rappresentano la mia più grande passione. Non a caso sono anche legate…
Ovvero?
Nei momenti in cui pedalo sulla mia mountain bike con gli amici, per i sentieri bergamaschi, avviene che le specifiche dei clienti diventavano talmente chiare da identificare le soluzioni in un batter d’occhio. Ognuno di noi ha un meccanismo che lo porta chiarirsi le idee per raggiungere i propri obiettivi, questo è il mio! 🙂
Abbiamo, in precedenza, definito Matteo come il lato commerciale di IT-Change. Possiamo invece definirti il lato tecnico?
Ho sicuramente più competenze tecniche che commerciali ed è lì che posso dare il mio contributo migliore 🙂 .
Da dove è nata la passione per il mondo ICT?
Sono stato bambino negli anni ottanta e ho vissuto in prima persona la diffusione dei primi personal computer. Erano spesso considerati semplicemente delle console per giochi, ma io sono sempre stato affascinato dalle loro potenzialità. È in quel periodo che ho cominciato a “giocare” con la programmazione.
Quale è stato il tuo primo vero lavoro?
Mio padre era un artigiano e mi ha trasmesso una forte cultura del lavoro, durante il periodo universitario ho sempre cercato di mantenermi facendo svariati lavori.
Il primo vero lavoro però, l’ho cominciato pochi mesi dopo la laurea, in quei anni era abbastanza facile trovare lavoro nel mondo del IT e si era costretti ad essere subito “operativi”. Quei primi anni sono stati quindi fondamentali per sviluppare le capacità e le conoscenze che si sono rivelate importanti negli anni successivi.
Non esistevano progetti simili, non esistevano vincoli tecnici o implementativi cui sottostare.
Nel corso degli anni hai lavorato su molti progetti differenti, quale ti ha stimolato di più?
Sicuramente quello a cui sto lavorando ora. IT-TIDY mi ha permesso di mettere a frutto le esperienze passate ed applicarle in un contesto in cui esisteva un ampio margine decisionale. In pratica essendo un progetto nuovo e di cui non esistevano simili, non esistevano vincoli tecnici o implementativi a cui sottostare.
Un tuo successo ed un tuo insuccesso
Il successo maggiore credo sia legato ad IT-Change. Aprire una società nel 2012, abbandonare un lavoro che mi garantiva uno stipendio sicuro e dopo tre anni essere ancora sul mercato con prospettive di ulteriore crescita credo possa essere considerato un successo.
Un vero e proprio insuccesso non saprei dirlo, nel corso degli anni ci sono stati tanti piccoli insuccessi che sono però serviti come insegnamento.
Sogni nel cassetto?
Per ora sono concentrato sulle prossime evoluzioni di IT-TIDY e sui futuri progetti di IT-Change. Ma sicuramente nei prossimi anni appena potrò, voglio avventurarmi in un viaggio in giro per il mondo.
Con la tua mountain bike, spero?
E me lo domandi?! Certamente! 😉
Descriviti in tre parole
Curioso, testardo, avventuroso