Martedì 2 gennaio è stata una data in qualche modo storica per l’Italia e tutte quelle persone che credono in un paese laico e sostengono i diritti civili: il Senato, per la prima volta nella storia italiana, ha iniziato la votazione di un disegno di legge volto a riconoscere le unioni civili tra persone dello stesso sesso.

Conosciuto come “Cirinnà bis”, il ddl numero 2081, a prima firma della senatrice Monica Cirinnà del PD, introduce l’istituto dell’unione civile per persone dello stesso sesso, tratta il tema della convivenza consolidando i diritti e i doveri delle coppie conviventi (indipendentemente dal fatto che essa sia tra persone eterosessuali od omosessuali) e, la tanto discussa “stepchild adoption”: legge che permette alle copie omosessuali unite civilmente di adottare il figlio legittimo del partner; trattasi di un istituto giuridico che in Italia esiste già dal 1983 (L. 184/1983) ma solo per coppie eterosessuali, che con il dll Cirinnà verrà esteso anche alle coppie omosessuali.

Nel primo giorno di voto sono state respinte tutte le sospensive e pregiudiziali presentate dalle opposizioni, prosegue oggi il voto in aula.

Questa la situazione attuale del nostro paese, caratterizzata da piccoli passi volti a rincorrere un cambiamento che la Storia ha già compiuto.

E questo è lo stesso tratto caratteristico delle persone che finora hanno investito e supportato Vox Pop; nata dall’uso spropositato degli smartphone e dal fatto che entro tre anni l’80% del traffico online globale sarà generato dai soli video(*). Vox Pop è infatti caratterizzata dalla volontà delle persone di  partecipare alla creazione di un informazione più “reale” e democratica. Fabio e Davide hanno intravisto la possibilità di creare un canale per supportare e gestire questa volontà.

Grazie a Vox Pop possiamo allargare gli orizzonti, osservare la situazione degli altri paesi e domandare le opinioni della gente sui temi più disparati; e per restare in tema di diritti gay, nel Maggio 2015, testando il proprio prodotto Media Vox Pop, partecipò alla “Marcia per la non Discriminazione” tenutasi in Cile, paese nel quale l’idea è nata.

Questo è il risultato emerso con la versione beta di Vox Pop, immaginate appena il prodotto sarà commercializzato quale potrà essere l’effetto. Per questo motivo, cogliete l’occasione di essere parte della società che renderà l’informazione democratica e partecipativa come nel video.

Se vuoi diventare uno dei soci di Vox Pop basta aderire alla campagna. Registrati (leggi questo post per sapere cosa serve) ed inizia ad investire (investimento minimo di € 90,00).

(*) Cisco research, may 2015